lunedì 30 aprile 2018

PALA ALTA anni 80 Via Arban e via nuova...

Ogni via percorsa in un ambiente selvaggio,  fuori dai percorsi preconfezionati, troppo frequentati e documentati,  ha una storia da raccontare. Si può sbagliare il tragitto di avvicinamento e perdersi imprecando in un groviglio di mughi, risultato: quattro ore di scarpinata, con calate improvvisate e risalite su prati verticali... Si può passare una notte all'addiaccio su una cengia inclinata e scomoda con la compagnia terrificante di una miriade di zecche, risultato: una notte da incubo  a grattare preoccupati ogni prurito... Si può accorgersi al mattino, durante i preparativi, di aver dimenticato un martello, e di aver con se pochi chiodi, risultato: se si vuol proseguire, bisogna adattarsi con tre nut e qualche cordino... Si può sbagliare l'attacco e superare terrorizzati una placca a scaglie, si può proseguire titubanti e passare attraverso un labirinto di massi instabili...Si può giungere in cima, sfiniti, senza più un chiodo, ma incredibilmente felici, risultato: dobbiamo tornare ed aprire una via nuova!!