sabato 22 luglio 2017

ALPI FELTRINE TORRE LUCIA "Via Diretta"

La Torre Lucia  fa parte dei numerosi contrafforti addossati alle pendici settentrionali del Piz Sagron. Si innalza sopra la val Giasinozza con una bella parete caratterizzata da una cuspide terminale slanciata e aguzza. La via diretta aperta da me e Roberto Calabretto nel 1991 sale al centro della parete ovest su rocce grige, evitando una zona strapiombante sulla destra e superando il salto finale con un logico percorso. Dopo averla ripetuta la settimana scorsa posso riconfermare che si tratta di una bella via su di una torre suggestiva e in un ambiente da favola. La roccia non è male,  bisogna comunque in alcuni tratti muoversi con cautela. Seppur non completamente attrezzata, friend e nut trovano spazio un po' dappertutto, ci sono alcune clessidre e  i chiodi entrano sempre molto bene...Una itinerario facile, fuori dalla ressa delle classiche, ma da non prendere sotto gamba, sicuramente non per principianti...



AVVICINAMENTO:
 Dal passo Cereda si segue la strada forestale che porta alla malga Fossetta. Parcheggiato poco prima della malga, subito a sinistra si entra nel bosco e successivamente per un tratto ripido si raggiunge il passo di Palughet (0.30 dalla malga).Per un dosso erboso si sale brevemente in direzione delle creste rocciose (est) delle Pale di Palughet, per poi proseguire sul versante sud seguendo le evidenti tracce fra i mughi tagliati che conducono sul vertice di un canalone franoso. Lo si percorre in discesa fino a raggiungere i  ghiaioni della suggestiva val Gisinozza dove si prosegue per l'evidente traccia in direzione della forcella di Sagron e della Torre Lucia (1.30 dalla malga).......................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................



domenica 16 luglio 2017

SCHIEVENIN...PARETE DEL TEGORZO


Dal Sasso della Grotta , incamminandosi per lo sterrato che conduce all'acquedotto, ad un certo punto si scorge sulla sinistra un esile traccia che si intrufola fra la fitta vegetazione e conduce in un sito da fiaba inaspettato. Subito il Torrente Tegorzo da sfoggio di se con suggestivi cadini di acqua limpida e turchese e una miriade di cascatelle fra i salti rocciosi pennellati da un muschio verde intenso. Guadatolo senza particolari difficoltà si entra in un'inusuale boschetto di abeti al cui  margine si intravede un bastione di roccia scura e compatta.
A sinistra la parete appare squadrata
e regolare, articolata e bucherellata nella parte alta,  liscia e levigata nella parte bassa . Le vie danno subito filo da torcere sulle partenze ma si lasciano poi domare più facilmente per arrivare alle soste. La parte destra rivolta  a nord, è più irregolare, si abbassa con una caratteristica parete liscia e strapiombante ; dove si impone il "boulder" e sale nuovamente sulla destra con un magnifico pilastro nero e strapiombante dove  al centro si sale di forza e continuità una delle vie strong più belle della valle...
La Parete del Tegorzo è una perla nascosta rimasta incredibilmente nell'oblio per decenni, risanata e arricchita di numerose vie nuove da Pier, Aldo e Renato... buona arrampicata ...


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